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International Cosmic Day 2020 | Misurare i Raggi Cosmici

Anche quest’anno l’Università di Perugia partecipa all‘International Cosmic Day (ICD) evento internazionale organizzato dal DESY di Amburgo e dal Fermilab di Chicago, coordinato in Italia dalla rete Outreach Cosmic Ray Activities dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN, in modalità online a causa dell’emergenza epidemiologia da coronavirus.

Il coordinatore delle attività per Perugia è Nicola Tomassetti, ricercatore del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’università.

✪ La pagina italiana di INFN-OCRA e il programma della giornata: https://web.infn.it/OCRA/
✪ La pagina ufficiale ICD International: http://icd.desy.de
✪ L’evento in diretta: Youtube/GSSI

Le scuole umbre coinvolte in questa edizione sono il Liceo Scientifico “G. Alessi” di Perugia (docente prof.ssa Silvia Lombardi) e il Liceo scientifico “Majorana” dell’IISST di Orvieto (docente prof. Giuseppe Pallucchini).

Dark Matter Day 2020 | Alla ricerca della Materia Oscura

Sabato 31 ottobre alle 11:00 si festeggia il Dark Matter Day, la giornata della Materia Oscura. L’iniziativa è trasmessa in diretta su Facebook e Youtube.

Che cos’è la Materia Oscura?
Tanti esperimenti stanno cercando di rispondere a questo enigma! Durante questa diretta, ne scopriremo alcuni con l’aiuto di 6 ricercatori e di 👨‍🚀 un astronauta, Luca Parmitano.

In diretta interverranno:
Caterina Braggio, ricercatrice dell’Università degli Studi di Padova e dell’INFN, che ci racconterà come la ricerca sui qubit, l’unità di base di un computer quantistico, possa svolgere un ruolo centrale nella rilevazione delle particelle di materia oscura.
Andrea Celentano, ricercatore presso la Sezione INFN di Genova, è l’ideatore dell’esperimento POKER, che ricerca la materia oscura leggera.
Pietro Di Gangi, ricercatore presso la Sezione INFN di Bologna, lavora su XENON, un esperimento installato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN che cerca le WIMP, ipotetiche particelle che potrebbero costituire la Materia Oscura.
Federica Giacchino, ricercatrice presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, lavora sull’esperimento PADME, che dà la caccia al fotone oscuro.

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Il racconto sarà arricchito da:
Luca Parmitano, astronauta dell’ESA che ha lavorato sull’esperimento AMS a bordo della International Space Station.
Matteo Duranti, ricercatore della Sezione INFN di Perugia che lavora all’esperimento AMS (video).
Federico Gabriele, ricercatore INFN che lavora all’esperimento Dark Side ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

Durante la diretta, moderata da Matteo Massicci (Ufficio Comunicazione INFN), i ricercatori risponderanno alle vostre domande e curiosità.
Per seguire il Dark Matter Day basterà cliccare qui per vedere la diretta su YouTube oppure qui per vederla su Facebook.

Apericerca 2020: Vita nello spazio e particelle… quello che non ammazza ingrassa

Continuano gli aperitivi scientifici di Apericerca dell’Università di Perugia. Venerdì 25 settembre alle ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale di Terni, si terrà l’ultimo dei 29 appuntamenti di Apericerca Estate 2020. L’aperitivo sarà sul tema Vita nello spazio e particelle….quello che non ammazza ingrassa”.

Nadia Balucani e Bruna Bertucci

L’aperitivo scientifico sarà tenuto dalla professoressa Nadia Balucani del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, e dalla professoressa Bruna Bertucci del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia. L’iniziativa è promossa dall’Università degli Studi di Perugia in collaborazione con Psiquadro e con il patrocinio del Comune di Terni.

Apericerca è una serie di 43 appuntamenti in compagnia dei ricercatori 
dell’Università degli Studi di Perugia. Gli incontri si svolgono in 9 città dell’Umbria dal 7 Novembre 2019 fino al 17 Dicembre 2020. La partecipazione a tutti appuntamenti è libera e gratuita. Prenotazione obbligatoria onlinesino ad esaurimento posti…ai primi 50 l’aperitivo è offerto. Il calendario e tutti i dettagli sono consultabili sulla pagina web di Apericerca.


Fenomenologia del trasporto di particelle e antiparticelle nell’eliosfera

Presentazione di Tesi di Laurea in Fisica di Riccardo Cioli, sulla fenomenologia del trasporto di particelle cariche nell’eliosfera.

La Tesi si inquadra nell’ambito delle attività di studi sperimentali e mo- dellizzazioni fenomenologiche dell’ambiente di radiazione nello spazio, previste dal programma congiunto tra l’Università degli Studi di Perugia e l’Agenzia Spaziale Italiana, accordo ASI-UniPG 2019-2-HH.0. L’obiettivo di questa Tesi è la comprensione e la descrizione, attraverso un connubio di misurazioni sperimentali ed elaborazioni teoriche formali, dei meccanismi che regolano la propagazione dei raggi cosmici carichi nell’eliosfera, ed in particolare quei processi dipendenti dal segno della carica delle particelle o dalla polarità del campo magnetico solare.

SIF-2020: Il portale HVO per monitorare radiazione cosmica e attività solare

Il 106° Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica si è tenuto per via telematica dal 14 al 18 settembre 2020, con la sfida di organizzare un Congresso che mantenesse il più possibile le sue caratteristiche scientifiche, nel filo della tradizione, e introducendo degli elementi di novità sfruttando gli strumenti informatici. Riportiamo qui il video della comunicazione di David Pelosi, studente dell’Università degli Studi di Perugia, per il progetto realizzato nell’ambito di CRISP che ha visto lo sviluppo di un portale online per il monitoraggio della radiazione cosmica e dell’attività solare.

D. Pelosi, “Sviluppo di un portale online per il monitoraggio della radiazione cosmica e dell’attività solare”

Comunicato INFN/ASI: Anche i raggi cosmici hanno il loro peso

COMUNICATO CONGIUNTO INFN-ASI. Le misure dell’esperimento AMS-02 realizzate sulla Stazione Spaziale Internazionale migliorano la conoscenza delle proprietà dei raggi cosmici rivelando sottili differenze tra quelli pesanti e quelli leggeri, e fornendo così nuove opportunità per la comprensione delle origini e della propagazione delle particelle cosmiche

È senza sosta il lavoro dell’Alpha Magnetic Spectrometer (AMS-02) che, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dal 2011, continua lo studio dei raggi cosmici. La collaborazione scientifica dell’esperimento AMS ha, infatti, appena riportato una nuova misura di alta precisione sull’abbondanza e la forma dello spettro del flusso dei raggi cosmici primari Neon, Magnesio e Silicio.

L’analisi delle proprietà di questa classe di raggi cosmici, meno abbondanti di altri primari più leggeri quali Elio, Carbonio e Ossigeno, forniscono informazioni uniche per lo studio delle loro sorgenti astrofisiche nella Galassia e per la comprensione dei meccanismi della loro propagazione nel mezzo interstellare fino alla rivelazione nel Sistema Solare.

La ricerca completa è stata recentemente pubblicata su Physical Review Letters (PRL) e segnalata come Editor’s suggestion. Gli importanti risultati sono stati anche commentati in un articolo sulla rivista Physics della American Physical Society. Lo studio è stato realizzato nell’ambito di una collaborazione internazionale cui partecipano, a livello nazionale, ricercatori dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, delle Università di Bologna, Milano Bicocca, Perugia, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata e Trento e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

AMS-02 è uno spettrometro magnetico disegnato e costruito per la misura di precisione dei raggi cosmici nello spazio. Chiamato anche “Il cacciatore di antimateria e materia oscura” è posizionato sulla struttura di supporto trasversale della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Nel maggio 2011 nel corso della missione STS-134 Endeavour, AMS-02 è stato installato sulla ISS  utilizzando il braccio meccanico CANADARM, manovrato dall’astronauta Roberto Vittori. Lo strumento è stato recentemente oggetto di alcune spettacolari attività extraveicolari destinate alla sua riparazione che hanno visto protagonista l’astronauta dell’ESA, Luca Parmitano. Le misure e le informazioni provenienti dall’analisi dei dati raccolti da AMS-02 negli ultimi 9 anni stanno fornendo un contributo determinante alla nostra conoscenza dei raggi cosmici. Tutti i dati prodotti da AMS, compresi questi appena pubblicati, sono liberamente accessibili attraverso il portale Cosmic Ray Database ospitato nello Space Science Data Center (SSDC) dell’Agenzia Spaziale Italiana

Le recenti osservazioni di AMS-02 migliorano notevolmente la nostra conoscenza delle proprietà delle specie nucleari primarie più pesanti, descritte in maniera solo approssimata dalle misure precedenti. I raggi cosmici Neon, Magnesio e Silicio, oggetto dello studio, mostrano difatti una simile dipendenza della loro intensità in funzione dell’energia, che risulta tuttavia differente da quella caratteristica dei raggi cosmici primari più leggeri quali Elio, Carbonio e Ossigeno, di fatto evidenziando che esistono diverse classi di raggi cosmici primari con differenti proprietà.

“L’analisi delle differenze e delle similarità tra queste classi di raggi cosmici nucleari – spiega Valerio Vagelli, ricercatore dell’ASI – potrebbe rivelare la necessità di esplorare nuovi scenari per riprodurre i dati osservati, svelando dettagli del mezzo interstellare o la presenza di nuove sorgenti di raggi cosmici nucleari. La scoperta di queste peculiarità, ad oggi non attese dai modelli teorici, conferma il potenziale unico che i dati raccolti dall’esperimento AMS-02 possono fornire ai fini di esplorare in profondità i meccanismi di origine e propagazione dei raggi cosmici sfruttando l’acceleratore di particelle naturale e unico: l’Universo”.

“Le grandi prestazioni e la lunga durata della missione di AMS-02 – commenta Paolo Zuccon, ricercatore dell’Università di Trento e dell’INFN, e responsabile nazionale per l’INFN di AMS – permettono di ottenere misure precise dei flussi di raggi cosmici, che per la prima volta rivelano loro proprietà singolari finora inaccessibili. Questa dettagliata conoscenza mette in discussione i modelli riguardo l’origine e la propagazione dei raggi cosmici e ci spinge a elaborare una più profonda comprensione dei fenomeni di alta energia che avvengono nella Galassia. Grazie alla precisione e all’accuratezza delle sue  misure, AMS-02 ha il potenziale di  osservare fenomeni di nuova fisica e affrontare problemi come  la natura della materia oscura e l’origine della asimmetria materia-antimateria. Grazie all’intervento di riparazione effettuato con successo dalla NASA e da Luca Parmitano, AMS-02 continuerà a raccogliere dati almeno fino al 2028”.

Fisica 2 – Lezioni online

Si comunica che da Lunedì 16 Marzo le lezioni del corso di Fisica-2 per Geologia riprenderanno in modalità telematica. Sarà possibile connettersi passando attraverso la piattaforma UniStudium, cercando il corso e seguendo i link per accedere alle lezioni online. In alternativa, o in caso di malfunzionamento della piattaforma, si può utilizzare il collegamento diretto alla lezione: http://tinyurl.com/Fisica2Geologia .

Il collegamento avverrà attraverso la piattaforma Microsoft Teams. Gli studenti sono invitati a scaricare e installare l’applicazione desktop. In alternativa è possibile connettersi e seguire la lezione via browser (se questo è supportato da Teams, come ad es. Chrome). Tuttavia ma la qualità del video potrebbe risultare inadeguata via browser. 

Le lezioni continueranno con l’orario usuale (Lunedì 11:00 – 13:00; Martedì 11:00 – 13:00). Ci vediamo lunedì!

Messaggio del Magnifico Rettore alla Comunità Accademica

Da UNIPG >> COMUNICAZIONI

Carissime, Carissimi,

come avrete sicuramente appreso dai mezzi di informazione, il Consiglio dei Ministri ha adottato una serie di misure straordinarie a seguito dei casi di contagio di Coronavirus COVID-19 accertati in questi ultimi giorni nel nostro Paese.

Voglio rassicurare tutti voi che stiamo lavorando alacremente insieme alla Prefettura e alle autorità sanitarie, ministeriali, regionali e comunali per il monitoraggio in tempo reale della situazione nella nostra regione e per la tempestiva adozione dei provvedimenti che, di volta in volta, verranno stabiliti dalle autorità competenti.

Parallelamente, con D.R. n. 324 del 24/2/2020, abbiamo provveduto all’istituzione di un tavolo ristretto di Ateneo per il coordinamento delle attività interne e per consentire una pronta ed efficace collaborazione tra le diverse componenti dell’Ateneo, a tutela dell’intera comunità accademica.

Al fine di fornirvi un’informazione completa, trasparente, chiara e immediata, abbiamo inoltre provveduto all’attivazione di questa pagina dedicata del Portale di Ateneo, sulla quale troverete tutte le informazioni utili relative all’emergenza, che verranno rilanciate dai social network istituzionali e, laddove necessario, dalle newsletter.

Consentitemi di formulare un ringraziamento a nome dell’Ateneo a tutte le persone che si stanno impegnando senza risparmio e in particolare alle colleghe e ai colleghi dell’Università degli Studi di Perugia che, nell’ambito delle rispettive professionalità, stanno fornendo un fondamentale contributo alla tutela del benessere collettivo.

Si tratta sicuramente di un momento particolare, che va affrontato con la giusta determinazione e con il grande buon senso di cui siamo certamente capaci e che, ne sono convinto, ci consentirà di superare anche questo momento di difficoltà.

Cordialmente,

Il Rettore

(Prof. Maurizio Oliviero)

AMS-02 Reloaded

Il 25 gennaio 2020, l’astronauta Luca Parmitano, con l’ultima di quattro passeggiate fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale, ha concluso le attività di installazione dell’UTTPS, il  nuovo sistema di raffreddamento del nostro esperimento AMS-02. Nel corso del week end abbiamo verificato il sistema e questa mattina, finalmente, abbiamo riacceso tutto perfettamente funzionante!! Dalle ore 12:00 di lunedì’ 27 gennaio, il rivelatore è di nuovo tornato in modalità presa dati, alle sue prestazioni nominali. Questo intervento ci ha visto doppiamente coinvolti, come parte di AMS-02 e come parte del team che ha contribuito direttamente al lungo processo che ha portato l’UTTPS in orbita, e vorremmo quindi festeggiare con tutti voi il successo ottenuto il prossimo 6 Febbraio, giorno in cui il nostro astronauta scenderà dalla stazione spaziale dopo più di 6 mesi nello spazio.
 Vi invitiamo quindi ad un pranzo leggero alle 13:30 in aula B, arricchito da  un seminario di carattere generale. Ripercorreremo insieme le fasi di questa “impresa”, la più difficile riparazione mai condotta nello spazio da astronauti,  ricordando anche i principali risultati finora ottenuti e quelli adesso raggiungibili grazie al prolungamento della vita di AMS in orbita. L’evento si svolge il 6 Febbraio 2020 dalle ore 13:00 in Aula B dell’edificio di Fisica del Dipartimento. Si prevede il seguente programma:
✪ 13:00 – Rinfresco di benvenuto
✪ 13:45 – AMS-02 Reloaded: cosa è successo e perché
✪ 14:15 – Collegamento con la control room @ CERN
✪ 14:30 – Saluti dalle altre sedi italiane

Primo Congresso della Space Weather Italian Community (SWICo)

Dal 12 al 13 febbraio 2020 si terrà il “Primo Congresso della Space Weather Italian Community (SWICo)” presso la sede dell’ASI a Roma (https://swico2020.roma2.infn.it/). Il Congresso tratterà dello Space Weather sia negli aspetti scientifici che in quelli applicativi e organizzativi. Durante il convegno si terrà anche l’Assemblea Nazionale SWICo. Il convegno è aperto anche a ricercatori e tecnologi non aderenti a SWICo e sono incoraggiati la presenza e il contributo di studenti e dottorandi

Il Gruppo Nazionale SWICo vede la partecipazione di docenti, ricercatori e tecnologi delle Università e degli Enti di Ricerca e rappresentanti di industrie italiane. Obiettivo primario di SWICO è la valorizzazione delle competenze italiane nel campo della Meteorologia Spaziale, disciplina che, a partire dallo studio della fisica di base del sistema Sole-Terra, si occupa di studiare e prevedere le perturbazioni spaziali originate dal Sole ed i loro effetti sui sistemi tecnologici nello spazio ed a terra e sugli organismi viventi, trasferendo quindi le conoscenze scientifiche di base ad un ambito più propriamente tecnologico e sociale di pubblica utilità.
Tempeste spaziali di forte intensità possono infatti mettere a rischio le attività spaziali ed i voli aerei in rotte polari, perturbare le comunicazioni radio, rendere imprecisa la localizzazione GNSS e provocare interruzioni dell’energia elettrica: una complessa varietà di fenomeni determinata dalle condizioni meteorologiche dello spazio (space weather).
Attualmente tutte le grandi organizzazioni scientifiche internazionali, come ad esempio il COSPAR (Committee on Space Research) e la WMO (World Meteorological Organisation), e le  agenzie spaziali come NASA (USA), ESA (EU), CNSA (PRC), JAXA (JP), DLR (D), e quella italiana (ASI) considerano lo studio e l’osservazione dello space weather  un  aspetto chiave per  le attività spaziali e per le possibili ricadute sulla società, contribuendo a programmi internazionali di Space Situational Awareness. In tale contesto il Gruppo Nazionale italiano metterà a disposizione le proprie competenze di concerto con le istituzioni di appartenenza e con le realtà industriali, sfruttando anche le strumentazioni e infrastrutture osservative già operanti in Italia. Il Congresso intende essere un momento di incontro e confronto dell’intera comunità italiana impegnata nelle discipline in questione. E’ pertanto aperto anche a ricercatori e tecnologi non aderenti a SWICo. E’ inoltre particolarmente incoraggiata la partecipazione attiva di studenti e dottorandi.”